Maccioni Marmi – Lavorazione Marmi e Graniti https://www.maccionimarmi.com Specialisti nel Design Marmoreo Thu, 09 Feb 2023 16:35:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.maccionimarmi.com/wp-content/uploads/2020/10/favicon-50x50.png Maccioni Marmi – Lavorazione Marmi e Graniti https://www.maccionimarmi.com 32 32 Come si estrae il marmo? Ecco come sono cambiate le tecniche nel tempo https://www.maccionimarmi.com/news/come-estrae-marmo-tecniche-nel-tempo/ Thu, 09 Feb 2023 11:54:24 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12991 […]]]> Come si estrae il marmo? Ecco come sono cambiate le tecniche nel tempo

Le tecniche di estrazione del marmo dalle cave sono diverse e sono cambiate nel tempo. “A partire dall’epoca dei Romani si basavano sullo sfruttamento delle principali linee di fratturazione presenti nel marmo”, lo ha spiegato Giovanni Massa del Centro di GeoTecnologie all’Università degli Studi di Siena

“Si utilizzavano all’epoca martelli e scalpelli metallici venivano eseguiti nella roccia dei tagli a trincea (caesurae) che successivamente venivano allargati per mezzo di cunei di ferro o legno colpiti mediante mazze fino all’apertura del taglio”, ha detto l’esperto. 

Poi con il passare del tempo le procedure sono cambiate.  

La polvere nera  

È stato poi introdotto l’esplosivo, la polvere nera, nel XVIII secolo. Questo ha segnato una svolta nelle tecniche di estrazione del marmo dalle cave. In questo modo le tecniche di scavo vengono velocizzate. 

Nel XIX secolo si registra un grande aumento di produzione del materiale con l’introduzione di nuovi macchinari come il filo elicoidale. Con questo strumento si ha la possibilità di tagliare più blocchi contemporaneamente.  

La vera rivoluzione nelle cave arriva circa 30 anni fa, quando vengono introdotte le tecniche da taglio moderne. 

Come l’utilizzo del filo diamantato e lame a catena diamantate, azionate da potenti macchinari capaci di lavorare sia in piano, sia secondo angoli prestabiliti”, dice Giovanni Massa. 

Il trasporto del marmo  

Negli anni sono cambiate anche le tecniche di trasporto del marmo. All’epoca dei Romani per esempio i blocchi di marmo venivano fatti rotolare in discesa libera dalla montagna. Questo però era un metodo poco sicuro che danneggiava la pietra.  

Altrimenti il marmo veniva posizionato su una ‘lizza’, una sorta di slitta in legno legata con dei grossi cavi. Dalla parola ‘lizza’ infatti deriva il termine lizzatura, processo di trasporto. Ancora oggi le ‘vie di lizza’ sono visibili nelle Alpi Apuane.  

Questo metodo di trasporto è stato abbandonato nel secondo dopo guerra dopo l’arrivo dei mezzi pesanti su gomma che hanno permesso una commercializzazione del marmo più semplice. Poi con la diffusione della ferrovia il trasporto del marmo si è diffuso sempre più.

Se vuoi scoprire di più su come trarre il massimo dai tuoi ambienti e vuoi scoprire quali sono le soluzioni che più si adattano alle tue esigenze, visita la pagina sulle nostre realizzazioni e contattaci per ottenere subito una consulenza gratuita sul tuo progetto.

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Cinque motivi per scegliere il marmo  https://www.maccionimarmi.com/news/cinque-motivi-per-scegliere-il-marmo/ Sun, 08 Jan 2023 20:10:51 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12984 […]]]> Cinque motivi per scegliere il marmo 

Il marmo viene utilizzato fin dall’antichità per diversi impieghi: dagli edifici agli arredi, fino alle opere d’arte. Si tratta di un materiale molto apprezzato soprattutto per la sua eleganza e resistenza. Ha delle caratteristiche che lo rendono unico. Ecco cinque motivi per scegliere questo materiale.  

La lucentezza, i colori, il suo prestigio, caratteristiche fisiche uniche, durata.

Lucentezza assoluta 

Il marmo si contraddistingue per la sua assoluta lucentezza e brillantezza. Anche lo stesso nome ha origine da questa sua caratteristica. La parola deriva dall’antica Grecia, dal verbo “marmar” che significa proprio brillare. Il marmo è un materiale di estrema lucentezza che si conserva nel tempo. Questo è uno dei motivi che lo rende così affascinante.  

Gioiello prestigioso frutto della natura  

Il marmo è una pietra metamorfica, nasce naturalmente come materiale calcareo o dolomite nelle profondità della Terra, dove resta per centinaia di anni. 

Il marmo è sottoposto ad alta temperatura e pressione. Poi col passare del tempo queste caratteristiche lo rendono compatto e lo trasformano fino all’ottenimento di grandi blocchi densi e colorati. Inoltre durante il periodo di metamorfosi si creano anche le sue caratteristiche venature. Poi grazie alla pressione, il marmo cristallizza dando vita alle vene riflettenti e brillanti. Grazie a questo processo di metamorfosi non è possibile trovare due lastre di marmo identiche con lo stesso motivo. E ogni pezzo è unico. 

Colori diversi 

Il marmo esiste in decine di tonalità di colori diversi. Dal bianco al beige, passando per il grigio, che sono quelli più utilizzati, ma non sono gli unici. Si può trovare il marmo nero, giallo, rosso e anche viola.
Il colore del marmo cambia in base alla regione dove lo si estrae. Ogni tipologia è unica e tipica dell’area in cui nasce. Per esempio in Sardegna a Orosei il marmo ha un colore chiaro, oppure in Valle d’Aosta si forma un marmo dalla particolare tonalità verde foresta che si chiama St. Denis. Invece il classico marmo di CARRARA è bianco o blu/grigio.  

Caratteristiche fisiche uniche  

Il marmo è un materiale molto apprezzato perché ha delle caratteristiche uniche. Per esempio non trattiene il calore. Per questo il marmo è molto utilizzato nelle regioni calde come quelle mediterranee o indiane.
Le piastrelle impiegano molto tempo a scaldarsi e non assorbono energia. Non accade lo stesso, invece con il legno o con il calcestruzzo.    

La durata secolare 

Il marmo può avere una durata secolare, se istallato correttamente. Un esempio è il Pantheon a Roma.  

Oltre alla durata ci sono anche le proprietà antibatteriche e ipoallergeniche del marmo. Per questo è molto popolare. Grazie alla sua alta densità e la bassa porosità, non trattiene batteri e allergeni.

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Le cave di marmo in Sardegna: un tesoro di ricchezze minerarie  https://www.maccionimarmi.com/news/le-cave-di-marmo-in-sardegna-un-tesoro-di-ricchezze-minerarie/ Wed, 14 Dec 2022 12:27:47 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12970 […]]]> Le cave di marmo in Sardegna: un tesoro di ricchezze minerarie 

La Sardegna nasconde un vero tesoro di ricchezze minerarie con diverse cave di marmo e pietre preziose. 

L’Isola vanta una ricca e pregiata varietà di rocce, risalenti alle più diverse ere geologiche: graniti, marmo di diverse qualità, rocce vulcaniche come l’ossidiana, uniche per colore, fantasie e resistenza.  

In Sardegna ci sono diverse cave che creano marmi e graniti differenti da quelli di altre zone d’Italia e del mondo. 

Non c’è infatti soltanto quella di Orosei, ai piedi del monte Tuttavista, ma ce ne sono anche altre meno conosciute.  

Da quelle di Nuxis fino a quelle di Capo Testa nel territorio di Santa Teresa Gallura passando per quelle di granito di Cala Francese alla Maddalena.  

Le cave più grandi sono quelle di Orosei.    

Le cave della Sardegna  

Le cave di Orosei 

Le cave di marmo più conosciute in Sardegna sono quelle di Orosei. 

La particolarità delle lastre di marmo di Orosei sono le venature chiare, la forma e le dimensioni variabili, dovute alla sequenza di bancate calcaree e dolomitiche. Ma soprattutto ci sono delle caratteristiche che rendono questo marmo davvero unico: la presenza di fossili di conchiglie, coralli e altri organismi. Inoltre il marmo di Orosei ha una grande resistenza e notevole versatilità. 

A Orosei si trovano le cave In.Pro.Mar. e la In.Ma.Sa., le più grandi del comparto. Estraggono e lavorano 200.000 tonnellate di Marmo ogni anno. 

La cava In.Pro.Mar. si estende per circa 6 ettari ed è la più grande nell’Isola. Produce tutte le tipologie di Daino: Nuvolato, Perlato e Fiocco di Neve.  

La sua dimensione garantisce un’estrazione del marmo costante.   

La cava In.Ma.Sa., invece, si estende per circa 4 ettari ed è quella più produttiva. Ogni mese vengono prodotti circa 200 blocchi di tutte le tipologie di marmo anche in questo caso.  

La cava di Nuxis, nel Sulcis-Iglesiente 

In Sardegna si trova anche una cava che produce marmo scuro. Si trova a Nuxis, nel Sulcis Iglesiente. La cava è l’unica produttrice di marmo scuro nell’Isola e dalla quale si ottengono due materiali dalla cromatura particolare.  

Il marmo nero Black Secret e l’elegante e cristallino marmo grigio Silver Moon. Sono due marmi caratterizzati da particolari venature di cristallino sul nero (Black Secret) e da variazioni cromatiche tendenti al nero nel marmo (Silver Moon). Grazie a queste caratteristiche sono due marmi unici. 

La cava di Granito di Cala Francese sull’isola di La Maddalena  

Nell’arcipelago della Maddalena si trova, a Cala Francese, un’antica cava di granito. Quest’ultima è ubicata a Ovest rispetto alla cittadina turistica di La Maddalena.  

L’estrazione del marmo, delle pietre da taglio e soprattutto del granito ha caratterizzato soprattutto nel passato questa parte di Sardegna, in Gallura.  

Il granito di La Maddalena si contraddistingue per la sua qualità, durezza e la resistenza. Si tratta di caratteristiche dovute a diversi fattori. Dal particolare colore rosa-bianco, alla grana fina compatta ed omogenea, totalmente cristallizzata e soprattutto priva di parti argillose. Poi c’è una percentuale di silicio pari al 75% che ne garantisce un’estrema durezza.  

La cava di marmo di Capo Testa  

Un’altra preziosa cava di granito dell’Isola è quella di Capo Testa, piccola penisola a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura.  

Questa cava ha un’importantissima rilevanza storica, infatti veniva estratto il granito in epoca romana. Le colonne del Pantheon di Roma sono state costruite anche con il granito di Capo Testa.  

Gli scavi effettuati a Capo Testa hanno documentato alcune fasi della frequentazione romana. Una di queste risale alla fine dell’età repubblicana e della prima età imperiale, tra il I secolo a.C. ed il I d.C.  

La roccia veniva tagliata gradualmente dall’alto verso il basso, fino a spianare completamente la parte emergente. 

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Le tecniche di lavorazione e trasformazione del marmo https://www.maccionimarmi.com/news/tecniche-lavorazione-trasformazione-del-marmo/ Thu, 10 Nov 2022 16:39:02 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12836 […]]]> Le tecniche di lavorazione e trasformazione del marmo

L’azienda di Maccioni Marmi si occupa della lavorazione delle lastre di marmo. Esistono diversi tipi di operazioni: dalla lucidatura alla levigatura, passando per la fiammatura. Ogni tecnica di lavorazione ha le sue caratteristiche e una funzione precisa. Le varie tecniche si differenziano anche in base al tipo utilizzo della lastra di marmo.

L’ESTRAZIONE

Il marmo viene estratto in blocchi dalle cave, poi viene trasportato verso i laboratori oppure nei porti per essere esportato in nave in tutto il mondo.

In Sardegna esistono delle cave di marmo a Orosei e Nuxis. La nostra isola crea marmi differenti da quelli di altre zone d’Italia e del mondo.

LAVORAZIONE

Dopo l’estrazione il marmo spesso viene destinato alle segherie e ai laboratori dove la pietra viene tagliata e ridotta in lastre di vario spessore. Maccioni Marmi effettua anche questo tipo di lavorazioni.

Ci sono diversi macchinari per la segagione del marmo. Per esempio la tagliablocchi a disco diamantato oppure i telai multifilo o multilama. Questi sono dotati di fili o lame attraverso i quali si possono realizzare lastre o strisce dello spessore che si desidera. I telai permettono un taglio estremamente rapido e preciso.

Poi ci sono anche macchinari che effettuano il lavoro di sbozzatura dei blocchi. Si tratta di un lavoro utile se i blocchi di marmo devono essere destinati ai laboratori di scultura che li trasformeranno in opere d’arte.

Le lavorazioni più diffuse sono la lucidatura, la levigatura (tecnica richiesta soprattutto per gli spazi esterni), la spazzolatura – per un effetto meno lucido ma elegante e più “vissuto” -, la fiammatura, la sabbiatura per satinare le superfici, la bocciatura dalla quale si ottengono qualità antiscivolo – adatte per esterni come le piscine -, la rullatura, il trattamento wen-pec.

LUCIDATURA

Tra le tecniche di lavorazione più comuni c’è la lucidatura del marmo. Si tratta di una tecnica tipica degli ambienti interni e serve per eliminare impurità e porosità.

Le lastre di marmo vengono passate alle macchine lucidatrici, per levigarle. Questo passaggio è utile per livellare la superficie ed eliminare eventuali asperità, quindi lucidarla per esaltare colori e disegni del materiale.

Non è un’operazione semplice, basta un piccolo errore nella programmazione del macchinario per ottenere risultati non uniformi. Di solito la lucidatura viene effettuata sulle lastre di marmo per le pavimentazioni.

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Il biancone di Orosei: dai pavimenti alle pareti, ecco come utilizzarlo https://www.maccionimarmi.com/news/il-biancone-di-orosei-dai-pavimenti-alle-pareti-ecco-come-utilizzarlo/ Fri, 28 Oct 2022 19:47:26 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12828 […]]]> Il biancone di Orosei: dai pavimenti alle pareti, ecco come utilizzarlo

Maccioni marmi lavora i materiali più pregiati, tra loro non poteva mancare il marmo di Orosei, noto anche come Daino Reale.  

Il biancone sardo si contende il trono del marmo italiano pregiato più richiesto e ricercato del pianeta con il Marmo di Carrara.  

l Marmo di Orosei ha un aspetto cromatico caratteristico, dovuto alle inclusioni di fossili di conchiglie, coralli e altri organismi. Inoltre presenta anche ottime caratteristiche fisico-meccaniche: è una roccia metamorfica composta prevalentemente da carbonato di calcio.  

Il marmo di Orosei si contraddistingue dagli altri materiali per la sua eleganza e raffinatezza, al pari dei grandi simboli del Made in Italy. 

Dalle pareti ai pavimenti: le possibilità di utilizzo del biancone di Orosei 

Le possibilità di utilizzo del marmo di Orosei sono innumerevoli: Maccioni Marmi realizza piani cucina, pavimenti, passando per i top bagno, i rivestimenti, le pareti e gli elementi d’arredo. 

Tra le caratteristiche del biancone di Orosei ci sono la sua robustezza e longevità. La storia estrattiva del materiale sardo risale probabilmente alla notte dei tempi, ma la serialità industrializzata nella iridescente Orosei ha inizio alla fine degli anni ’50 del ‘900. 

Il marmo di Orosei ha un colore chiaro che va dal beige al nocciola-crema. È impreziosito da venature più scure di calcite e lamine di onice. 

In Sardegna ci sono diverse varietà di rocce calcaree estratte e lavorate, il marmo di Orosei si distingue per varietà merceologiche, riserve giacimentologiche e mole di estratto.

I diversi tipi di Marmo di Orosei  

Esistono diversi tipi di biancone di Orosei. Il sito Sardegna marmi illustra i principali: dal marmo Venato al marmo perlato, passando per il marmo nuvolato fino al marmo Fiocco di neve.  

Marmo Venato 

Il marmo Venato si presenta con tipiche venature lineari o oblique che creano suggestivi contrasti di tonalità. 

Marmo Perlato 

Il marmo Perlato, noto anche come Perlato Olimpo, è molto compatto con una caratteristica colorazione morbida e uniforme. Per questo si adatta perfettamente ai progetti di grandi dimensioni. 

Le lavorazioni antiscivolo come quella grezza, la sabbiatura o la bocciardatura del marmo Perlato sono indicate per gli esterni. 

Marmo Nuvolato 

Il marmo Nuvolato prende il nome dal suo aspetto che ricorda il movimento delle nuvole. Questo genere di materiale è molto richiesto per gli interni. 

Marmo Fiocco di neve 

Il marmo Fiocco di Neve è una varietà caratterizzata da un suggestivo effetto naturale di neve che sembra “spruzzata”. Anche questo tipo di Daino Reale è adatto nelle applicazioni per interni. 

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Gres porcellanato opaco, come mantenere intatta la bellezza: guida per la pulizia e la manutenzione https://www.maccionimarmi.com/news/gres-porcellanato-opaco-guida-pulizia-manutenzione/ Wed, 28 Sep 2022 08:21:26 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12819 […]]]> Gres porcellanato opaco, come mantenere intatta la bellezza: guida per la pulizia e la manutenzione

Valorizzare il gres porcellanato opaco sarà ancora più facile da oggi. Il gruppo Marazzi, azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato e ceramica per superfici, ha pubblicato una guida con i consigli utili per mantenere intatti effetto e bellezza.

Il gres porcellanato è un materiale resistente, pratico e semplicissimo da pulire ed è una delle soluzioni che ti propone Maccioni Marmi, per questo abbiamo deciso di svelarti i segreti per valorizzarlo al meglio. 

Il gres porcellanato può imitare perfettamente qualunque altro tipo di materiale, dalla pietra al marmo, fino al legno. Si ottiene impastando, pressando e cuocendo sostanze naturali a una temperatura di 1200°C. 

Alla fine si ha una massa in ceramica resistente e compatta, non porosa e dotata di un altissimo grado di impermeabilità e resistenza.

Il gres porcellanato opaco è una particolare ceramica compatta, può avere texture differenti, dalla più ruvida alla più morbida. È la soluzione adatta sia per i pavimenti indoor e outdoor che per i rivestimenti di bagni e cucine. In questo articolo Maccioni Marmi ti svela come pulirlo al meglio. 

Il gres porcellanato opaco è di tendenza e in tanti scelgono le finiture effetto pietra o effetti extra matt per la loro matericità e la capacità di rendere sulla ceramica la naturalezza dei materiali.

La pulizia quotidiana del gres porcellanato opaco

Il gres porcellanato opaco è facile da pulire. La cura quotidiana del gres porcellanato opaco varia a seconda delle texture differenti. 

È fondamentale la prima pulizia del gres porcellanato opaco appena posato. Questo passaggio è importante per la vita futura del pavimento. Inoltre con una perfetta pulizia iniziale si avrà una facile manutenzione futura.

Per conservare il gres porcellanato opaco perfettamente bisogna eliminare sempre la polvere ed eventuali residui prima del lavaggio.

Nel caso di una superficie più ruvida con il gres porcellanato opaco occorre una pulizia più attenta, mentre una texture più morbida sarà più facile da lavare. 

Esistono dei detergenti specifici adatti per pulire il gres porcellanato opaco. È importante utilizzare sempre detergenti neutri appositamente pensati per il lavaggio del gres porcellanato. 

Per i pavimenti in gres porcellanato opaco è necessario rimuovere i residui in superficie. Questo si può fare con una soluzione acida diluita, come l’aceto, e rimuoverne successivamente ogni traccia.

Ci sono anche altri prodotti specifici per la pulizia del gres porcellanato opaco, ma devono essere utilizzati con cautela. 

Secondo il sito “Trattamenti biz” alcuni prodotti possono essere dannosi perché possono avere concentrazioni troppo elevate di acido. 

È sempre opportuno testare il prodotto su una parte nascosta del pavimento, altrimenti la soluzione ideale per non rovinare il gres porcellanato opaco sarebbe avere qualche lastra in eccesso su cui poter provare i detergenti.

Come rimuovere le macchie dai pavimenti in grès porcellanato opaco

Per pulire le macchie grasse e oleose su gres porcellanato opaco occorre utilizzare prodotti sgrassanti leggermente alcalini che sono privi di ammoniaca e fosfati e non sono abrasivi. 

È consigliabile diluire i prodotti con una percentuale di acqua lievemente maggiore a quanto indicato nelle istruzioni del produttore. In ogni caso è meglio limitare l’uso dei detergenti sul gres porcellanato opaco allo stretto necessario.

Il gres porcellanato opaco tende ad assorbire maggiormente liquidi, sporco e umidità poiché la sua superficie non è protetta dalla vetrificazione, a differenza del gres porcellanato lucido. 

Allo stesso tempo però il gres porcellanato opaco mostra meno i segni dell’usura e tende a non perdere il colore naturale. 

Per evitare le macchie, anche in questo caso, ci sono in commercio diversi prodotti specifici che una volta applicati sulla superficie in gres porcellanato opaco creano una barriera protettiva contro lo sporco, agiscono da repellenti facilitando le operazioni di pulizia e proteggendolo da macchie, aloni e sporcizia.

La pulizia delle piastrelle in gres porcellanato opaco 

La manutenzione delle piastrelle in gres porcellanato opaco è semplice e basta seguire alcuni piccoli passaggi per avere una pulizia facile.

Le piastrelle in gres opaco possono avere texture e grana differenti a seconda dell’effetto materico che propongono: dal legno alla pietra, dal cemento alla resina, dal cotto al marmo.

Occorre prestare sicuramente più attenzione alle piastrelle in gres opaco da pavimento, che sono più soggette a sporcizia e macchie e quindi necessitano un lavaggio più frequente. Le piastrelle in gres opaco a parete invece sono meno impegnative. 

In questo caso basta una spolverata e un panno umido per la manutenzione periodica. L’unica eccezione in questo caso riguarda le zone vicine al piano cottura (in cucina) o al lavabo (in bagno o lavanderia).

Una pulizia iniziale perfetta è importante anche per le piastrelle in gres porcellanato opaco. Queste vanno risciacquate fin quando l’acqua utilizzata non diventa limpida. Se questa procedura non viene eseguita correttamente, il pavimento manterrà una pellicola calcarea superficiale che può facilmente macchiarsi. Una perfetta pulizia iniziale significa una facile manutenzione futura.

In conclusione per garantire una perfetta manutenzione del gres porcellanato opaco occorre tenere a mente tre passaggi principali:

La pulizia iniziale, 

La rimozione della polvere e dei materiali residui prima del lavaggio,

L’utilizzo di prodotti specifici. 

Seguendo i consigli di Maccioni Marmi le lastre in gres porcellanato dureranno ancora più a lungo e manterranno nel tempo la loro bellezza intatta.

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Idee per il design del bagno in marmo https://www.maccionimarmi.com/news/idee-per-il-design-del-bagno-in-marmo/ Wed, 07 Sep 2022 19:15:48 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12799 […]]]> Idee per il design del bagno in marmo

I bagni in marmo sono belli e senza tempo, ma richiedono anche cure particolari. Ecco alcune cose da considerare prima di installare un bagno in marmo nella tua casa.

Se vuoi assicurarti che il tuo nuovo bagno in marmo abbia un bell’aspetto, scegli prima un tema. Puoi andare con qualcosa di classico, moderno o persino stravagante. Ti aiuterà a decidere che tipo di colori e materiali devi usare.

Se vuoi installare un bagno in marmo, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione. Innanzitutto, dovresti scegliere un tipo di marmo che si adatta al tuo stile. I marmi disponibili sono tanti e diversi, dal classico bianco al nero e grigio. Puoi anche optare per una piastrella in marmo invece di una lastra solida. L‘alzatina piastrellata aggiunge un tocco decorativo alla stanza mentre fornisce una barriera tra l’acqua e il muro dietro di essa.

Scegli un tema per il tuo bagno

La prima cosa a cui pensare quando si sceglie un tema per il bagno in marmo è che tipo di spazio si desidera creare. Se hai intenzione di utilizzare la stanza per intrattenere, allora un look classico potrebbe essere il migliore. Un design moderno e minimalista funzionerebbe bene se preferisci un look elegante e pulito. Qualunque sia lo stile che scegli, ricorda che il marmo è una pietra naturale, il che significa che ha caratteristiche uniche. Ad esempio, il marmo tende ad assorbire l’umidità, quindi dovresti mantenere l’area intorno al lavandino libera dall’acqua. Puoi anche aggiungere un umidificatore per prevenire la formazione di muffe.

La prima cosa da sapere sui bagni in marmo è che sono molto resistenti. Poiché sono realizzati in pietra naturale, non si scheggiano, non si rompono o si sbiadiscono. Il marmo, infatti, è uno dei materiali più resistenti disponibili. Se adeguatamente curato, un bagno in marmo durerà per decenni.

Se vuoi installare un bagno in marmo, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione. Innanzitutto, dovresti scegliere una combinazione di colori che integri il tuo arredamento esistente. Puoi usare una tonalità neutra come il grigio o il bianco, oppure andare in grassetto con un blu brillante o un rosso. Successivamente, dovresti pensare a che tipo di dispositivi vorresti includere. Un semplice rubinetto e un lavandino sono sufficienti per la maggior parte delle persone, ma se desideri qualcosa di più elaborato, potresti considerare di aggiungere un soffione, uno scaldasalviette e altri accessori. Infine, dovresti decidere se vuoi tenere la stanza aperta o chiusa. Le stanze aperte tendono ad essere più spaziose di quelle chiuse, ma consentono anche a più luce di entrare nello spazio.

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Piani di lavoro in marmo bianco per la tua cucina https://www.maccionimarmi.com/news/piani-di-lavoro-in-marmo-bianco-per-la-tua-cucina/ Thu, 25 Aug 2022 17:39:57 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12655 […]]]> Piani di lavoro in marmo bianco per la tua cucina

Un piano di lavoro in marmo bianco è una scelta eccellente per la tua cucina. È resistente, facile da pulire e ha un bell’aspetto.

Se stai cercando un nuovo piano di lavoro per la cucina, considera di sceglierne uno che integri il resto della tua casa.
Potresti scegliere un colore chiaro come il bianco o il crema, o qualcosa di più drammatico come il nero o il grigio scuro.
I piani di lavoro in marmo bianco sono una delle scelte più popolari tra i proprietari di case che cercano di aggiornare le loro cucine. La ragione? Hanno un aspetto pulito e moderno e si abbinano bene a quasi tutte le combinazioni di colori. Inoltre, sono facili da mantenere perché non si macchiano facilmente. Se vuoi aggiungere un po’ di stile alla tua cucina senza spendere troppo, prendi in considerazione l’installazione di piani di lavoro in marmo bianco.

I piani di lavoro in marmo bianco sono una scelta popolare tra i proprietari di case perché sembrano puliti e moderni.
Se vuoi aggiungere un po’ di colore alla tua cucina, considera l’utilizzo di una tonalità di marmo più scura. I colori più scuri come nero, grigio, blu e marrone funzionano bene con elettrodomestici in acciaio inossidabile e altri infissi scuri.
Tuttavia, se vuoi scegliere un colore diverso, ci sono molte opzioni disponibili. Ad esempio, i banconi in marmo nero sono una scelta classica, mentre il marmo marrone scuro è un’opzione popolare per coloro che preferiscono un’atmosfera rustica.

Se vuoi qualcosa di più sottile, considera l’utilizzo di marmo grigio chiaro.
Oppure, se vuoi aggiungere un po’ di personalità alla tua cucina, prova un piano di lavoro in marmo rosso brillante.
Qualunque sia il colore che scegli, assicurati di abbinarlo agli altri della tua casa. Potresti scoprire che un colore audace fa risaltare la tua cucina dal resto della casa, il che potrebbe aiutarti, un giorno, a venderla più velocemente.

I piani di lavoro in marmo bianco sono una scelta popolare tra i proprietari di case perché sembrano puliti e moderni. Il colore è facile da mantenere e non si macchia facilmente. Se stai cercando qualcosa di diverso dal marmo o dal legno, prendi in considerazione l’installazione di piani di lavoro in marmo bianco nella tua casa.

Se vuoi scoprire di più su come trarre il massimo dai tuoi ambienti e vuoi scoprire quali sono le soluzioni che più si adattano alle tue esigenze, visita la pagina sulle nostre realizzazioni e contattaci per ottenere subito una consulenza gratuita sul tuo progetto.

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Lavoro di Maccioni Marmi al Bastione Saint Remy: pavimento in granito https://www.maccionimarmi.com/news/https-www-maccionimarmi-com-news-bastione-saint-remy-pavimentazione-granito/ Thu, 14 Jul 2022 09:15:40 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12642 […]]]> Lavoro di Maccioni Marmi al Bastione Saint Remy: pavimento in granito

Dietro la riqualificazione del Bastione Saint Remy di Cagliari c’è l’impronta di Maccioni Marmi.

L’elegante e nuova pavimentazione in granito, che ha ridato vita alla terrazza Umberto I del Bastione, è stata realizzata dalla nostra azienda Maccioni Marmi.

La splendida terrazza, che sovrasta il monumento del Bastione Saint Remy, è stata rinnovata nel 2015. Dopo qualche anno di lavori ed interventi, tra cui una nuova pavimentazione in granito installata da Maccioni Marmi, il monumento è stato riaperto al pubblico nel 2017.

La nuova pavimentazione in granito dà ancora più luminosità alla terrazza e il Bastione Saint Remy appare più maestoso di prima. Il panorama sembra ancora più bello: turisti e cagliaritani non riescono a resistere al suo fascino.

L’imponente struttura è composta inoltre da colonne in calcare di colore bianco e giallo con capitelli in stile corinzio. Ma sono le grandi lastre di granito chiaro che, oltre a far risplendere il Bastione mettendo in risalto tutta la sua bellezza, con la loro struttura granulare garantiscono una buona resistenza agli agenti atmosferici e alla corrosione chimica ambientale. La durezza è la sua forza ma questo ne rende difficile la lavorazione. Tuttavia ciò non rappresenta un limite per la nostra marmeria. Abbiamo la strumentazione necessaria per la lavorazione del granito.

Tra le qualità del materiale che Maccioni Marmi ha utilizzato per la nuova pavimentazione c’è inoltre l’alta coesione, l’elevata durezza e alta resistenza alla compressione.

Il Bastione Saint Remy, monumento simbolo di Cagliari: curiosità storiche

Il Bastione di Saint Remy è uno dei monumenti simbolo di Cagliari, un edificio imponente e scenografico che si affaccia su piazza Costituzione all’incrocio delle due vie dello shopping di via Manno e via Garibaldi.

Il Bastione è un complesso monumentale di grande pregio in città ed è nato come porta d’accesso dal quartiere di Villanova a quello fortificato di Castello.

L’origine del nome è dovuta al barone di Saint Remy, primo viceré piemontese.

La passeggiata coperta e la maestosa terrazza Umberto I, secondo quanto scrive il sito Cagliari Turismo sono state progettate nel 1896 da Giuseppe Costa e Fulgenzio Setti.

L’intera struttura del Bastione Saint Remy è stata ufficialmente inaugurata nel 1902.

Il monumento del Bastione ha una grande rilevanza storica, ha superato anche i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. E pare che sia stato utilizzato anche come rifugio per gli sfollati dalla guerra.

Nel 1943, la scalinata a doppia rampa e l’arco di trionfo sono stati gravemente danneggiati dalle bombe ma tuttavia, qualche tempo dopo, le parti distrutte sono state fedelmente ricostruite.

I resti dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale

Durante il corso degli anni, gli ampi spazi della passeggiata coperta sono stati adibiti a svariati utilizzi. Inizialmente veniva utilizzata come sala banchetti, durante la guerra invece era un’infermeria. Nel 1949 ha ospitato la prima edizione della Fiera Internazionale della Sardegna.

Sopra la terrazza Umberto I sorge una breve gradinata che collega con il bastione di Santa Caterina. Qui sorgeva un vecchio convento delle domenicane, distrutto da un incendio nel 1800.

Si narra che negli ambienti austeri del convento si preparò la congiura per uccidere il viceré Camarassa nel 1668, il più clamoroso episodio di sangue nella storia della città durante il governo spagnolo.

La riqualificazione del Bastione firmata Maccioni Marmi

Era il 16 marzo 2015 quando l’allora sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, annunciava la chiusura del Bastione di Saint Remy per l’avvio dei lavori di riqualificazione.

Gli interventi in programma previsti erano diversi: dalla risoluzione del problema della infiltrazioni d’acqua nella Passeggiata Coperta fino alla valorizzazione degli scavi archeologici, passando per il recupero della terrazza Umberto I. Ma anche della Galleria dello Sperone, del Bastione di Santa Caterina e la valorizzazione dell’Ipogeo Punico-Romano presente al suo interno.

Il progetto prevedeva la manutenzione straordinaria del Bastione Saint Remy ma anche la realizzazione di nuove opere e ancora la messa in sicurezza della terrazza Umberto I, dei suoi parapetti e delle scale in modo da rendere il monumento totalmente fruibile e sicuro, la pulizia e manutenzione dei prospetti, degli infissi, di tutti gli impianti e del verde.

Previsti anche il rifacimento delle guaine impermeabilizzanti e degli intonaci, la manutenzione degli impianti e quella del verde, il ripristino della sicurezza attraverso la sostituzione degli scalini rotti e la realizzazione della pulizia dei prospetti.

Tra questi interventi, uno dei più importanti è stato proprio la riqualificazione della pavimentazione della terrazza Umberto I. Come già anticipato il suo rinnovo è stato effettuato da Maccioni Marmi.

La superficie calpestatile della terrazza del Bastione Saint Remy è stata completamente smantellata per essere sostituita con una splendida pavimentazione in granito.

E proprio su quelle eleganti lastre di granito chiare c’è la nostra impronta.

L’azienda Maccioni Marmi si è aggiudicata l’appalto per il rifacimento della pavimentazione.

Per lo svolgimento dei lavori il Bastione Saint Remy è stato reso inaccessibile per un determinato periodo.

Dopo un anno dall’inizio dei lavori, il 18 marzo 2016, il sindaco Massimo Zedda annunciava:

Siamo a buon punto con i lavori di riqualificazione del monumento”. Poi la riapertura ufficiale è arrivata a fine aprile del 2017.

Lo storico monumento che si affaccia su piazza Costituzione ha potuto riabbracciare cagliaritani e turisti con il nuovo look.

La nuova pavimentazione in granito realizzata da Maccioni Marmi ha rinnovato la terrazza senza far perdere al monumento il suo valore storico. La sua integrità è rimasta intatta ed è stata valorizzata.

Con la riqualificazione della terrazza sono stati installati dei maxi pannelli in plexiglas che non sono piaciuti ai cagliaritani. Non sono mancate le polemiche. Per alcuni le protezioni deturpano la terrazza storica e il paesaggio. Niente da ridire invece per la nuova pavimentazione in granito. La sua bellezza è sotto gli occhi di tutti.

A giugno 2019, infine, è stata riaperta anche la scalinata di piazza Costituzione, così il monumento è stato ufficialmente restituito alla città.

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La Pietra Lavica protagonista dallo food space ai complementi d’arredo https://www.maccionimarmi.com/news/pietra-lavica-food-space-complementi-arredo/ Tue, 24 May 2022 18:02:06 +0000 https://www.maccionimarmi.com/?p=12600 […]]]> La Pietra Lavica protagonista dallo food space ai complementi d’arredo

Si avvicina l’estate ed è tempo di allestire il vostro food space all’aperto.

Se siete in procinto di rinnovare il vostro angolo cottura esterno o volete crearne uno che soddisfi le vostre esigenze abbiamo un consiglio da darvi: la pietra lavica.

Una prima considerazione è d’obbligo: spesso i non addetti ai lavori confondono la pietra lavica con la pietra ollare, ma sono due materiali diversi nonostante le modalità di cottura siano analoghe.

La pietra lavica, infatti, è una particolare pietra naturale caratterizzata dal colore scuro è una roccia effusiva ossia di origine vulcanica: per intenderci si tratta di quella sostanza che fuoriesce dai vulcani sottoforma di magma e che quando viene a contatto con l’aria raffreddandosi si solidifica.

È evidente che le località estrattive di questo tipo di pietra si concentrano nelle zone tipicamente vulcaniche (ne sono esempi le cave a ridosso dell’Etna e del Vesuvio).

La pietra lavica regge magistralmente il calore ed è per questo che si rivela adatta per la cottura di vari tipi di alimenti, soprattutto al barbecue e in forno; tuttavia a causa della sua porosità rende difficile l’impiego a contatto diretto.

Questo materiale non va confuso con la pietra ollare, generalmente nota come steatite, anche detta pietra saponaria: è una roccia metamorfica somigliante alla giada che si trova sul mercato col caratteristico colore verde scuro, ma si può trovare anche nelle varianti bianche, crema o rosso.

Così come la pietra lavica, anche la pietra ollare assorbe una gran quantità di calore che poi sprigiona gradualmente durante la cottura, ma a differenza della prima, consente una cottura diretta degli alimenti poiché liscia.

Grazie alle sue straordinarie capacità termiche, la pietra lavica può essere utilizzata sia appoggiata sul fuoco diretto che anche dopo 20 minuti dall’esposizione al calore questo perché trattiene il calore per un lungo periodo prima di disperderlo.Si tratta di un materiale che assicura un’alimentazione sana ma soprattutto green in quanto il suo impatto ambientale è contento poiché il suo impiego non comporta l’emissione di sostanze tossiche.

Per una cura ottimale dei dispositivi su cui è installata, occorre rispettare alcune regole per la pulizia:

  • evitare gli sbalzi di temperatura
  • evitare l’uso di detersivi da sostituire con l’aceto
  • effettuare una prima pulizia con un po’ di olio extravergine di oliva
  • effettuare la successiva manutenzione con acqua e spugnetta metallica non aggressiva.

Questa pietra è impiegata non solo come strumento per la cottura, ma – soprattutto – come base che consente di costruire arredi che durano nel tempo e non hanno bisogno di una particolare manutenzione in quanto godono di una elevatissima resistenza agli urti e ai graffi e ben tollerano le escursioni termiche e l’esposizione ad ogni agente atmosferico (sole, pioggia, neve, vento, caldo, freddo, sbalzi repentini e salsedine)

In genere la pietra lavica viene utilizzata per la creazione di tavoli, piani per bagni e cucine, nonché rivestimenti e persino spazi calpestabili.

Ad onor del vero il successo della pietra lavica è dato proprio dalle sue caratteristiche tecniche: solidità, robustezza, resistenza.
Poiché è caparbiamente adatto alle escursioni termiche ed alla esposizione agli agenti atmosferici esso è favorito nell’impiego urbano ed edilizio: basole, cordoli, ciottoli, portali sono i prodotti immortali che ereditiamo dagli antichi Romani a dimostrazione della durevolezza di questo tipo di materiale.

La Pietra lavica, inoltre, può essere impiegata per costruire elementi decorativi di grande pregio, la cui bellezza si può apprezzare in pavimentazioni, complementi d’arredo e arredi urbani.

La sua versatilità e funzionalità, la rendono un diamante nel mondo delle pietre!

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